Mercoledì 30 giugno
Arena San Domenico, Forlì h.21.30 Iɴɢʀᴇssᴏ ɢʀᴀᴛᴜɪᴛᴏ, per prenotare inviare una mail a: 𝗶𝗻𝗳𝗼@𝗳𝗼𝗿𝗹𝗶𝘀𝗼𝗴𝗹𝗶𝗲.𝗶𝘁 𝙁𝙤𝙧𝙡𝙞̀.𝙎𝙤𝙜𝙡𝙞𝙚 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘁𝗮 𝘂𝗻 𝗮𝗽𝗽𝘂𝗻𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱’𝗲𝗰𝗰𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗶𝗹 𝘁𝗿𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗺𝗲𝗿𝗮𝘃𝗶𝗴𝗹𝗶𝗲, 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗼𝘀𝘁𝗼 𝗱𝗮 𝗳𝗶𝗴𝘂𝗿𝗲 𝗺𝗼𝗻𝘂𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝗹𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗺𝘂𝘀𝗶𝗰𝗮 𝗮𝗳𝗿𝗼𝗮𝗺𝗲𝗿𝗶𝗰𝗮𝗻𝗮 𝗲 𝗰𝗮𝗽𝗶𝘁𝗮𝗻𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗮𝗹 𝗹𝗲𝗴𝗴𝗲𝗻𝗱𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗗𝗮𝘃𝗲 𝗠𝘂𝗿𝗿𝗮𝘆. 𝗗𝗮𝘃𝗶𝗱 𝗠𝘂𝗿𝗿𝗮𝘆, 𝘴𝘢𝘹 𝘵𝘦𝘯𝘰𝘳𝘦 𝘦 𝘤𝘭𝘢𝘳𝘪𝘯𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘣𝘢𝘴𝘴𝘰 𝗕𝗿𝗮𝗱𝗹𝗲𝘆 𝗝𝗼𝗻𝗲𝘀, 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘢𝘣𝘣𝘢𝘴𝘴𝘰 𝘦 𝘣𝘢𝘴𝘴𝘰 𝘦𝘭𝘦𝘵𝘵𝘳𝘪𝘤𝘰 𝗛𝗮𝗺𝗶𝗱 𝗗𝗿𝗮𝗸𝗲, 𝘣𝘢𝘵𝘵𝘦𝘳𝘪𝘢, 𝘱𝘦𝘳𝘤𝘶𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘪, 𝘷𝘰𝘤𝘦 Arriva all’𝗔𝗿𝗲𝗻𝗮 𝗦𝗮𝗻 𝗗𝗼𝗺𝗲𝗻𝗶𝗰𝗼 𝗱𝗶 𝗙𝗼𝗿𝗹𝗶̀ la leggenda del jazz 𝗗𝗮𝘃𝗶𝗱 𝗠𝘂𝗿𝗿𝗮𝘆, fondatore tra l’altro del 𝗪𝗼𝗿𝗹𝗱 𝗦𝗮𝘅𝗼𝗽𝗵𝗼𝗻𝗲 𝗤𝘂𝗮𝗿𝘁𝗲𝘁 e vincitore di un 𝗚𝗿𝗮𝗺𝗺𝘆 𝗔𝘄𝗮𝗿𝗱, assieme alla più grande sezione ritmica degli ultimi 30 anni, 𝗛𝗮𝗺𝗶𝗱 𝗗𝗿𝗮𝗸𝗲 e 𝗕𝗿𝗮𝗱 𝗝𝗼𝗻𝗲𝘀, per un concerto dove il dialogo tra i musicisti innescato dalle composizioni di Murray assume forme sempre cangianti grazie all’estro improvvisativo di questo trio stellare. _________________________________________________ L’appuntamento è organizzato da 𝙁𝙤𝙧𝙡𝙞̀.𝙎𝙤𝙜𝙡𝙞𝙚, sette realtà culturali e artistiche della città di Forlì, che intrattengono un rapporto diretto con la contemporaneità e le sue articolazioni, indagando il presente attraverso discipline differenti ma, nelle intenzioni, dialoganti. Composto da 𝗔𝗿𝗲𝗮 𝗦𝗶𝘀𝗺𝗶𝗰𝗮 con il 𝙁𝙚𝙨𝙩𝙞𝙫𝙖𝙡 𝙁𝙤𝙧𝙡𝙞̀ 𝙊𝙥𝙚𝙣 𝙈𝙪𝙨𝙞𝙘, 𝗖𝗶𝘁𝘁𝗮̀ 𝗱𝗶 𝗘𝗯𝗹𝗮 con il 𝙁𝙚𝙨𝙩𝙞𝙫𝙖𝙡 𝙄𝙥𝙚𝙧𝙘𝙤𝙧𝙥𝙤, 𝗠𝗮𝘀𝗾𝘂𝗲 𝘁𝗲𝗮𝘁𝗿𝗼 con 𝘾𝙧𝙞𝙨𝙖𝙡𝙞𝙙𝙚 𝙁𝙚𝙨𝙩𝙞𝙫𝙖𝙡, 𝗦𝗲𝗱𝗶𝗰𝗶𝗰𝗼𝗿𝘁𝗼 con 𝙎𝙚𝙙𝙞𝙘𝙞𝙘𝙤𝙧𝙩𝙤 𝙁𝙤𝙧𝙡𝙞̀ 𝙄𝙣𝙩𝙚𝙧𝙣𝙖𝙩𝙞𝙤𝙣𝙖𝙡 𝙁𝙞𝙡𝙢 𝙁𝙚𝙨𝙩𝙞𝙫𝙖𝙡, 𝗦𝗽𝗮𝘇𝗶 𝗜𝗻𝗱𝗲𝗰𝗶𝘀𝗶 con il progetto 𝙄𝙉 𝙇𝙊𝘾𝙊, 𝗦𝘂𝗻𝘀𝗲𝘁 con 𝙈𝙚𝙚𝙩 𝙏𝙝𝙚 𝘿𝙤𝙘𝙨! 𝙁𝙞𝙡𝙢 𝙁𝙚𝙨𝙩 e 𝗩𝗲𝗿𝘁𝗼𝘃 𝗣𝗿𝗼𝗷𝗲𝗰𝘁 con 𝙄𝙗𝙧𝙞𝙙𝙖 𝙁𝙚𝙨𝙩𝙞𝙫𝙖𝙡, 𝙁𝙤𝙧𝙡𝙞̀.𝙎𝙤𝙜𝙡𝙞𝙚 si presenta come l’esito di un percorso che, da un lato, rispetta le singolarità che vi partecipano, esaltando le peculiarità di ciascun soggetto coinvolto nel confronto reciproco, e dall’altro traccia differenti modalità di collaborazione proficua. Una sorta di cartellone di cartelloni che riunisce i festival di eccellenza forlivesi, in grado di intercettare le produzioni più interessanti della contemporaneità. __________________________________________________ Dᴀᴠɪᴅ Mᴜʀʀᴀʏ: erede di certa robusta tradizione africano americana, inizialmente caratterizzato dallo stile improvvisativo astratto/espressionista creato negli anni ’60 da sassofonisti quali Albert Ayler ed Archie Shepp, David Murray si è poi evoluto in una sorta di tenor-sassofonista meno spigoloso, suonando standard con sezioni ritmiche convenzionali. Tuttavia, le riletture dei vecchi successi da parte di Murray sono ben diverse dalle interpretazioni dei sassofonisti bebop della sua generazione. Durante la sua carriera ha confermato quanto diceva Ornette Coleman, ovvero che l’anima dei neri d’America si esprime al meglio attraverso il sax tenore. Il suono di Murray è profondo e cupo, con un ampio vibrato memore dei sax tenori classici Coleman Hawkins e Ben Webster. Dopo gli esordi con Cecil Taylor e Sunny Murray, nel 1976 è stato uno dei membri fondatori dello storico World Saxofone Quartet con Oliver Lake, Julius Hemphill e Hamiett Bluiett. Verso la fine del decennio ira formato propri gruppi con i quali ha ottenuto importanti riconoscimenti tra i quali il Guggenheim Fellowship e un Grammy Award. L’attività discografica di Murray ha raggiunto livelli incredibili grazie a ben 150 album pubblicati in trentacinque anni di carriera. Hᴀᴍɪᴅ Dʀᴀᴋᴇ: percussionista e vocalist, è considerato il batterista fondamentale del nuovo jazz americano. Nato in Louisiana, cresciuto nella stimolante atmosfera della Chicago nera anni ’60, il giovane Hank (più tardi avrebbe preso il nome di Hamid) si avvicina all’associazione di musicisti denominata Aacm, che ha rivoluzionato le concezioni del jazz. Entra nel gruppo di uno dei veterani di Chicago, il sassofonista Fred Anderson, con il quale negli anni ’70 compie i suoi primi tour in Europa. A 23 anni è un batterista ancora acerbo, ma già mostra interesse per le poliritmie delle altre culture afroamericane, in particolare per il reggae giamaicano. Nello stesso anno collabora con Don Cherry; questo storico trombettista e polistrumentista lo espone alla propria concezione multiculturale della musica, che lo influenzerà profondamente. Non è un caso che poco dopo Drake entri a far parte della Mandingo Griot Society del grande griot del Gambia Foday Musa Suso. La riappropriazione delle radici africane porta Drake a utilizzare con frequenza i tamburi tradizionali delle varie aree etniche africane, elemento che rende molto originale la sua musica soprattutto quando torna a lavorare con i maggiori jazzisti d’avanguardia come William Parker, Ken Vandermark, Peter Broetzmann. A sottolineare il suo ventaglio di esperienze ampio ed eterogeneo non si possono non citare il coinvolgimento nelle formazioni di Herbie Hancock e Bill Laswell. David Murray e Hamid Drake collaborano da tempo, si pensi al Black Saint Quartet, Gwo-Ka Masters e al progetto-produzione ambizioso David Murray Pushkin, the blackamoor of Peter the Great. Bʀᴀᴅʟᴇʏ Jᴏɴᴇs: è un bassista jazz che si destreggia tra il basso elettrico ed il contrabbasso. Fin dagli anni ’80 ha registrato e suonato in tutto il mondo con una vasta gamma di artisti che includono Ornette Coleman, Elvis Costello, Elvin Jones, David Bryne, Muhal Richard Abrams, Sheryl Crow, Cassandra Wilson, Dave Douglas, Vernon Reid, John Zorn, Don Byron. Ha pubblicato a nome suo ‘Univilized poise’ and ‘the Embodiment” con la sua band Aka Alias e ‘Pouring my heart in’ e Avant Lounge a nome Brad Jones Quartet. Brad è anche un insegnante esperto che ha tenuto seminari e corsi di perfezionamento in Francia, Italia, Canada e Messico e fa parte della facoltà di musica presso la Columbia University di New York City. _____________________________________________ REGOLE GENERALI: - L'evento sarà regolato nel rispetto dei protocolli e le misure anticontagio in ottemperanza alle norme e disposizioni vigenti per legge volte al contenimento dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. - Le sedute garantiranno il mantenimento del distanziamento interpersonale durante l’evento. - All’interno dell’Arena sarà obbligatorio l’uso della mascherina. - Saranno installati diversi punti per la sanificazione delle mani cui i partecipanti saranno tenuti all’utilizzo in accesso e in uscita dall’Arena. _______________________________________ #ForlìSoglie Seguici anche su www.forlisoglie.it/
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venerdì 4 dicembre h. 11.00-13.00
Incontro con Francesca Leoni e Davide Mastrangelo, video artisti e fondatori di Ibrida Festival delle arti intermediali. L'incontro avrà luogo con gli studenti, nell’ambito del corso di Studi visuali tenuto da Silvia Grandi per Laurea magistrale in CITEM (Cinema Televisione e Produzioni Multimediali) Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna Auditorium DAMSLab, Piazzetta P.P. Pasolini, Bologna Il duo Leoni & Mastrangelo finalisti al COMBAT PRIZE 2020 con Alzaia(S)
https://www.exibart.com/premi/80-finalisti-per-il-combat-prize-2020-ecco-tutti-gli-artisti-selezionati/ Elenco artisti finalisti sezione Video Elena Arzuffi, Giovanni Chiamenti, Margherita Citi, Iocose, Mahnaz Khanpour Motazedi, Leoni & Mastrangelo, Christina Maj Lundqvist, Aronne Pleuteri, Regina José Galindo, Valentino Russo. ”Il video s’ispira alla nota opera di Telemaco Signorini, L’alzaia (1864), il cui tema è la condizione di vita faticosa della classe proletaria a fronte dell’indifferenza della borghesia benestante, ma il rigore e la precisione matematica espressa dal formalismo simmetrico, avvicina quest’opera a Piero della Francesca, in equilibrio con l’architettura razionalista che accoglie i performer. In questo modo il duo Leoni & Mastrangelo aggancia uno dei maggiori timori dei teorici accelerazionisti che vedono nell’evoluzione tecnologica il rischio di una schiavizzazione di massa da parte di un potere tecnocratico e impersonale indifferente alla condizione delle popolazioni, e attenta solo alla sua gestione astratta e agli automatismi algoritmici.” LINK: > https://www.premiocombat.it/finalisti > https://www.premiocombat.it/leoni-mastrangelo-44946 Sabato 14 settembre alle 18.00 Francesca Leoni e Davide Mastrangelo, proietteranno in anteprima una nuova produzione: Alzaia(S) alla XXVI edizione di CRISALIDE.
A seguire un breve dibattito con i video artisti e il critico d'arte contemporanea Piero Deggiovanni. Dove? TEATRO FELIX GUATTARI Ex filanda Maiani - quartiere Schiavonia via Orto del fuoco 3, Forlì Alzaia(s) videoarte 2019 produzione Vertov Project co-produzione ATRIUM di Francesca Leoni & Davide Mastrangelo Performer Francesca Leoni, Davide Mastrangelo e Aris Tsopanellis DOP Stefano De Pieri compositore Andrea Lepri make-up Alessandra Godino supporto tecnico Leo Canali e Laura Ferretti VFX Bloomik Alzaia(S) è una rielaborazione audiovisiva ispirata all’opera pittorica di Telemaco Signorini: L’Alzaia del 1864. «La nostra società è pornografica, perché continua a costruire la più perfetta delle illusioni: getta una luce accecante su ciò che deve esser visto, confinando nel cono d’ombra le cose che devono rimanere nascoste, senza più chiedersi cosa stia producendo quel vuoto di luce ormai tutto intorno a noi». Il cono d’ombra di cui parla Baronciani è il punto di partenza di questa nuova produzione firmata Leoni & Mastrangelo. LINK: > http://www.crisalidefestival.eu/INDEX2019/ARTISTI/LEONI-MASTRANGELO.htm > https://www.artribune.com/arti-performative/teatro-danza/2019/08/forli-crisalide-festival/ 52 audiovisivi selezionati su più di 690 video ricevuti da tutto il mondo.
Le 4 sezioni sono a cura di Vertov Project e verranno proposte durante le 3 serate alla Fabbrica delle Candele nel vivo della IV edizione di Ibrida, festival delle arti intermediali. A breve il programma completo con tutte le sezioni. > VIDEO PERFORMANCE I - II part
> PERCEZIONI
> ANIMAZIONE
> SEGNALI
IBRIDA FESTIVAL DELLE ARTI INTERMEDIALI IV |